Parigi, il periodo d’oro della chitarra

Paris – Montmartre – Fonte: Pixabay.com

Nella prima metà dell’800 a Parigi c’era un concentrato dei più grandi chitarristi del tempo.
Eccone i nomi, con accanto il periodo di permanenza a Parigi:

SALVADOR CASTRO (1800-1831) madrileno

Fonte: IMSLP.ORG
Journal de Pièces de Musique 15
Rondo in Do/Lam/Dom****


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DIONISIO AGUADO (1784-1849) madrileno

Fonte: Biblioteca Nacional de España
Escuela de Guitarra – Estudio 11

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FERDINANDO CARULLI (1808-1841) napoletano

Fonte: free-scores.com (L.Alvarez)
op 264 – n° 13 – Valze

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FERNANDO SOR (1813-1839) barcellonese

Fonte: MutopiaProject.org
op 23 – n° 5 – MENUET – Andante****

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MATTEO CARCASSI (1816-1853) fiorentino

Fonte: Boije 0965_02
Galopp ***new tab!***

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FRANCESCO MOLINO (1819-1847) di Ivrea (eporediese)

Fonte: IMSLP.org
Metodo – pag. 39 – Romance – in Lam

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LUIGI CASTELLACCI (1820-1845) pisano

Fonte: IMSLP.org
op 55 – n° 5 – Monferrina – in Fa

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SALVADOR CASTRO DE GISTAU (1770-dopo il 1831)
Pubblica a Parigi:
– Journal de Musique étrangère
– Journal de Pièces de Musique

Fonte: IMSLP.org
Journal de Pièces de Musique 18
Rondo – Andantino – in Do***


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Dionisio Aguado
(Madrid 1874-1849)

Le doti chitarristiche di Aguado richiamarono l’attenzione di diversi maestri del tempo: Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini
Niccolò Paganini.
Fu riconosciuto come virtuoso dallo stesso Fernando Sor, che gli dedicò uno dei suoi più celebri brani per due chitarre, Les deux amis op. 41. Scrisse:
—>Collécion de Estudios
—>Escuela de Guitarra
—>Nuevo Método e Appendice (in bozza).

Fonte: MutopiaProject.org
Op 4 – 6 pequeñas piezas n° 2***
Minuet +Valse – 6ª in Re


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TAB con le note stilizzate, per una più facile esecuzione.
Ferdinando Carulli (Napoli1770 –Parigi,1841)

Carulli fu uno dei migliori concertisti dell’inizio Ottocento a Parigi,
dove si trasferì, in seguito ad una fortunata serie di concerti,
nell’aprile 1808.

È questo il periodo della sua grande produzione, che comprende soli, duetti, trii, quartetti, concerti, fantasie, arie con variazioni, ecc.
Il suo catalogo annovera 366[1] numeri d’opus, oltre a decine di brani senza numero.
Carulli scrisse anche un metodo, che venne pubblicato in pochi anni da quattro case editrici diverse e in voga ancora oggi.

Fonte: free-scores.com (L.Alvarez)
op 130 – n° 17 – Allegretto**

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Fernando Sor (Barcelona 1778-Parigi 1839)

Sor, nel 1808, quando Napoleone Bonaparte invase la Spagna,
iniziò a scrivere brani per la chitarra, spesso accompagnati
da testi patriottici.

Dopo la sconfitta dell’esercito spagnolo, Sor accettò un lavoro
nell’amministrazione del governo occupante.
Quando gli spagnoli cacciarono i francesi nel 1813, Sor e molti altri artisti e aristocratici, che avevano sostenuto i francesi,
lasciarono la Spagna, temendo di essere puniti.
Andò a Parigi e non tornò più nel suo paese.
Cominciò a guadagnare notorietà a Parigi per le sue capacità di
compositore e per l’abilità nel suonare la chitarra, finendo per
suonare in tutta Europa.

Fonte: MutopiaProject.org
op 2 – 6 divert. – n° 4 – menuetto

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[tg]

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Matteo Carcassi (Firenze 1792-Parigi1853)

Carcassi inizia giovanissimo lo studio della chitarra, divenendo,
a partire dal 1810, celebre concertista.
Si stabilisce, riscuotendo grande successo, a Parigi (1816 ca.), città che dal 1822 frequentemente lascia per compiere tournée in Italia, Inghilterra e Germania. Le sue prime pubblicazioni escono nel 1820, e nel 1836 il suo Méthode complète pour la Guitare op.59 inizia a circolare nella capitale francese, riscuotendo molti consensi.

Fonte: free-scores.com (L.Alvarez)
op 3 – n° 03 – Larghetto – <famoso>

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Francesco Molino (Ivrea 1768-Parigi 1847)

Molino La sua carriera come chitarrista cominciò a Parigi nel 1819 come concertista e insegnante didattico. Sono arrivate a noi delle rappresentazioni grafiche satiriche, di Charles de Marescot,
di veri e propri schieramenti di carullisti (sostenitori della scuola di Carulli) e molinisti (sostenitori di Molino).

Rappresentazione satirica della contrapposizione tra “Carulliani” e “Molinisti” (Charles de Marescot)
Fonte: IMSLP.org – Metodo
– pag. 37 – Rondo – in Do

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Luigi Castellacci
(Pisa 1797 – 1845) 

Castellacci, intorno al 1820, lasciò la nativa Pisa per fare tournée come virtuoso di mandolino e chitarra.  Fu attratto da Parigi (come Ferdinando Carulli e Matteo Carcassi ).  Si fece un nome nel mondo musicale, in particolare con le sue esibizioni alla chitarra e le sue composizioni vocali con accompagnamento di chitarra. [1]

Fonte: IMSLP.org
op 11 – n° 3 – Grazioso – in Re

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Buona lettura!


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